Met Kalfou

 

Nella tradizione Voodoo Met Kalfou è la metà oscura di Papa Legba, il suo
doppio, l’attuare di Legba nel regno delle tenebre. Il suo nome tradotto dal creolo
significa Signore dei crocicchi ed è il vero padrone della magia.
Metafisicamente parlando Legba, al calare del giorno si specchia nelle Acque
Abissali e riflette tutto ciò che Egli non è specularmente. Ciò che emerge è un
doppio con una morale opposta. Se Legba è luce, Met Kalfou è tenebra, se
Legba è pace, Met Kalfou è guerra. Se Legba rappresenta la croce a quattro
braccia, che rappresenta i quattro cammini cardinali, Met Kalfou rappresenta una
X, a rappresentare i quattro cammini mediali. E’ l’alternativa. Un’alternativa che
però non contrasta con le leggi di Dio (Bon Dieu) ma ne fa parte e le completa.
Legbha Atibon è il mezzogiorno, il Sole al massimo splendore, Met Kalfou è il sole di
mezzanotte, l’ora della magia. Kalfou è il protettore di tutti gli stregoni e di chi si
occupa di scienze occulte. Governa tutti gli spiriti della notte e le anime perse.
Kalfou può scatenare nel mondo i demoni della sfortuna, della disgrazia e della
distruzione deliberata e ingiusta, ma è anche il Loa che può difendere da questo
genere di problemi e che può dare tutto ciò che l’uomo da sempre desidera:
amore, sesso, denaro, successo, bellezza.
Viene raffigurato come un giovane nel pieno delle forze, bello, muscoloso,
affascinante. E’ il bullo, la canaglia, il mafioso, lo scavezzacollo. La sua mrale è
quella dell’istinto e del desiderio.
Tutto in lui trasmette potenza, forza ed energia. I riti dedicati a questo Loa vanno svolti dopo
il calar del sole e corrisponde alla figura di Exù (Eshù) della tradizione yoruba; in
Louisiana talvolta lo si chiama anche Edshou.
Si dice che questo Loa conceda a chi lo invoca poteri incredibili, ma che richieda
pagamenti estremamente costosi e puntuali. Guai a non onorare i debiti con
questo Loa, si rischierebbe la sua ira e la sua vendetta sarebbe deleteria. Ha
continui rapporti con gli spiriti dei cimiteri pur non essendo un Loa prettamente cimiteriale. Protegge i maghi e i Bokor (stregoni) e si presta ad ogni genere di
malefatta senza nessuno scrupolo. Molti ritengono che lui sia il diavolo, ma non è
affatto così. Kalfou sintetizza le velleità degli uomini, le loro passioni più basse, i
desideri; non vive negli inferi, preferisce la terra, i cui abitanti sanno essere
decisamente più infernali. Nelle leggende è fratello di Legba e di Baron Samedì,
nonché padrino di Guede.
Appartiene alla falange Pethrò e come tale può essere invocato e cultuato
anche da persone che non sono iniziate al Voodoo, l’importante è conoscerne il
modo di operare e seguire alla lettera le regole di questa Divisione di Entità. Si
racconta che tutte le creature della notte siano sotto al suo dominio e senza la
sua autorizzazione non possano fare nulla, per questo viene invocato anche come
protezione contro ogni tipo di sventura, di attacco magico e difesa da ogni entità
negativa.

IL CULTO DI MET KALFOU – Come allestire un altare

Met Kalfou è un Loa Pethrò, legato all’elemento terra/fuoco ed alle forze
planetarie e astrologiche di Marte, di Plutone e dello Scorpione, pur risentendo
forte di tutte le pulsioni legate alla Luna Nera. L’altare deve riflettere dunque la
natura di questo spirito in modo da diventare una sorta di magnete astrale e
richiamarlo.
Occorre sottolineare che tutti i Loa, a differenza degli Orixàs yoruba, hanno tutti
forti legami astrologici planetari trattandosi di entità che vibrano in corrispondenza
di particolari onde energetiche riconducibili ad influenze astrologiche specifiche.
Il suo altare deve essere decorato con tessuti di colore rosso con guarnizioni nere
ed eventualmente dorate. I riferimenti all’oro sono legati al fatto che è
considerato il sole a mezzanotte, ossia il sole oscuro, che non si vede ma che attua
egualmente sul nostro piano con forza.
Scegliete dunque una tovaglia rossa, con bordi neri ed eventualmente ricamate
al centro il suo vevè (sigillo rituale) in oro.
Come tutti i Loa viene raffigurato da un santo cattolico. Questo fenomeno è
chiamato sincretismo.
Il Santo dietro cui si cela Met Kalfou è Sant’Andrea, a causa della croce nera a forma di X. Sull’altare occorrerà dunque mettere un’immagine di questo Santo
cattolico. Davanti al santo accendere candele rosse e nere -per onorarlo- ed
offrire rum o whiskey in un bel bicchiere di vetro. Gli si offrono anche monete
correnti (3 o 7), sigarette e sigari, oltre che fiori rossi (ama i garofani), profumi
maschili, ma anche coltelli (pugnali) e in alcuni altari non mancano dei proiettili
dal momento che viene considerato un delinquente. I suoi frutti favoriti sono quelli
rossi, oltre alle banane, al cocco ed ai limoni. Gli piacciono i dolci al cioccolato e
le pietanze molto piccanti (condite con tabasco, peperoncino, chili…). Le offerte
commestibili si servono in piatti di coccio o in piatti rossi e neri.
Le offerte sull’altare vanno rinnovate ogni lunedì sera, assolutamente in orario
notturno. Con Met Kalfou, lo sottolineo ancora, si deve lavorare solo di notte.
Viene festeggiato il 30 di Novembre (sant’Andrea) e talvolta il 13 di Giugno
(sant’Antonio).

Quando si termina un qualsiasi rituale con Met Kalfou occorre recitare questa orazione:

Met Kalfou, Signore dei Crocicchi, ti ringrazio per la tua presenza e per tutto ciò che farai per me.

Ringrazio tutte le entità che vorranno partecipare alla mia richiesta e con il tuo consenso chiedo licenza.

Bylo. Bylo.