Sangue di drago

Il sangue di drago è una resina pregiata estratta da un albero tropicale, la Dracena Draco, appartenente alla famiglia delle agavaceae. In passato tale resina veniva impiegata dai maestri liutai nella lucidatura dei loro strumenti o come colorante per il legno. Ancora oggi viene impiegato dai restauratori per fare risaltare il colore brunato di certi mobili d’epoca. Il sangue di Drago deve il suo nome a una leggenda che Plinio racconta quale origine reale di questa resina: un grosso serpente azzannò mortalmente un elefante che morendo vi si abbatté sopra col suo peso uccidendolo a sua volta, il sangue dei due animali mescolandosi originò l’esotica sostanza. Plinio ci informa anche che il pigmento era ampiamente conosciuto dai Greci che la utilizzavano soprattutto come colorante. Del Sangue di Drago impiegato come colorante, però, Cennino Cennini scriveva “Lasciallo pur star, e non te ne curar troppo, ché non è di condizioni da farti molto onore” questo perché è un colore facilmente alterabile. E’ solubile in alcool etilico. Sconsigliato con tutte le tecniche pittoriche. A livello medicinale è ricchissimo di proprietà: cicatrizzante, antiasmatico e disinfettante. Per questo la soluzione liquida di questa resina è ampiamente impiegata nella medicina di pronto intervento. In America Latina, la soluzione idroalcolica di Sangue di Drago (commercializzata talvolta con il nome di Sangue di Grado), viene venduta nelle farmacie e nei negozi di medicina olistica e naturale. Nei mercati di Lima e delle grandi metropoli latinoamericane ci sono bancarelle specializzate nella vendita di cuori di drago (così si chiamano i pezzi grezzi della resina) e di altri preparati a base di questo vegetale. A livello esoterico la tradizione lo associa a Marte e da sempre gli ha attribuito poteri speciali. Secondo la magia esistono fondamentalmente dodici modi per utilizzare il Sangue di Drago:

1) per aumentare il coraggio nei pusillanimi

2) per aumentare la passione

3) nelle opere di purificazione/positività

4) per sedurre un amante recalcitrante

5) nelle formule di esorcismo

6) per fare tornare un amore

7) per risolvere problemi legati alla sessualità

8) per favorire un’unione d’amore vero

9) per accrescere il potere degli altri ingredienti nelle formule

10) per ottenere potere e dominio

11) per attaccare e sconfiggere un avversario

12) bruciare resina di Sangue di Drago nei forni a legna per purificarli ed allontanare dagli stessi i demoni del fuoco. La resina secca, bruciata sui carboni ardenti per nove sere consecutive sul davanzale si dice faccia ritornare un amante che si è allontanato. Tuttavia, se viene bruciata per sette sere consecutive lo scopo ottenuto sarebbe quello di spezzare le negatività e sciogliere le legature fatte con lo scopo di pregiudicare una persona (creando ostacoli nel lavoro, in famiglia, nei rapporti di coppia…).

Mescolato ad incenso e ad altre resine pregiate rientra nella composizione di defumazioni atte a scongiurare il male o per propiziare l’amore.

La resina liquida viene anche impiegata nei bagni, sia bagni d’amore che bagni di purificazione.

Versata sulle fotografie insieme ad erbe o polveri d’amore da sempre viene impiegata nella magia amatoria.

Il sangue di drago rientra altresì nella preparazione degli inchiostri magici impiegati per siglare patti e legamenti.

Questa ricetta appartiene alla pratica magica popolare.
Versare il contenuto di un flacone di Sangue di Drago liquido in mezzo kg di sale marino, aggiungere sette gocce di essenza di menta e sette gocce di essenza di cannella.
Mescolare con cura in modo che gli ingredienti si amalgamino bene.
Questi Sali vengono tradizionalmente usati per preparare dei bagni atti ad allontanare il male e portare
pace e serenità, nonché per favorire l’amore e la simpatia.
Con il sangue di drago si prepara un incenso chiamato Sangue di Pipistrello che si usa per
invocare, nella stregoneria, gli spiriti cattivi nelle pratiche di attacco.
La formula è sangue di drago, mirra e cannella in parti uguali.
Dopo aver impiegato questo incenso è necessario purificare se stessi e l’ambiente.
L’incenso chiamato invece Sangue di Colombo, impiegato per portare pace e serenità in un luogo
o armonia si prepara con una base di sangue di drago in polvere a cui si aggiunge olio essenziale
di rosa e olio di alloro.
Versata sulle fotografie insieme ad erbe o polveri d’amore da sempre viene impiegata nella magia
amatoria.
Il sangue di drago rientra altresì nella preparazione degli inchiostri magici impiegati per
siglare patti e legamenti.
Nell’Alta Magia si impiega il sangue di drago per preparare gli inchiostri magici.
L’inchiostro chiamato popolarmente Sangue di Pipistrello, usato nella magia di attacco e per siglare i patti con alcune entità, è preparato con: inchiostro di china color indaco, mirra in polvere o in essenza pura (9 gocce in questo caso), cannella in polvere (o in essenza, sempre 9 gocce) e sangue di
drago in polvere.
L’inchiostro invece chiamato Sangue di Piccione si impiega nella magia
d’amore per scrivere sulla pergamena i nomi delle persone da legare, sigilli speciali, petizioni
La formula è: inchiostro di china rosso, 2 gocce di olio essenziale di cannella, 2 gocce di olio
essenziale di alloro, 2 gocce di olio essenziale di rosa e mezzo cucchiaino di sangue di drago in
polvere.
Celeberrimo è poi il famoso Inchiostro del Dragone, che si usa come inchiostro magico
in tutte le pratiche positive o amatorie.
La formula è inchiostro di china rosso, estratto alcolico di sangue di drago e sangue di drago in polvere.

BAGNO CONTRO LE NEGATIVITA’

Accendere una candela bianca a base di cera d’api prima di iniziare il lavoro.
Per preparare questo bagno avrete bisogno di mezzo chilogrammo di sale grosso, 5 grammi
di sangue di drago in polvere ed Acqua di Florida.
Mescolate gli ingredienti e lasciateli riposare per una notte.
Il giorno successivo versare il contenuto in un bel bagno caldo
recitando un Credo.
L’orazione va recitata senza interrompersi. Anche leggendola se non
si conosce, ma non ci si deve interrompere.
Interruzioni nella recitazione, sbadigli, starnuti
o altro sono indice, secondo la tradizione, di presenze scomode.
Se questo avvenisse
niente paura. Si ricomincerà la preghiera dal principio.

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