Exù

Exù è sicuramente l’entità più controversa della tradizione spirituale brasiliana.
E’ una delle manifestazioni di Elegbarà e nella mentalità comune è la metà oscura di questa entità.
In realtà Exù, nonostante venga spesso raffigurato come un diavolo, è il più umano degli Orixàs e non va assolutamente confuso con il demonio della tradizione giudeo/cristiana.
Amante della bella vita e pago di semplici offerte Exù, accompagnato dalla sua compagna Pomba Gira, è al centro del culto denominato Quimbanda.
Nelle sue molteplici manifestazioni si muove furtivo in ogni luogo, sovrano assoluto degli incroci stradali, certamente, ma anche delle rive dei fiumi, delle strade, dei campi e dei cimiteri, dove attua
con l’Orixà Omolù ed a lui mescolandosi misteriosamente.
L’impero di Exù è diviso misticamente in sette regni, riflesso delle sette linee di luce dell’Umbanda, dove questo Orixà opera in maniera differente e multiforme.
Il suo scettro è il tridente (garfo), altro elemento che ha favorito l’associazione iconografica con il diavolo.
Questo strumento simbolizza l’attuazione dello spirito nella materia, l’oggettivazione della volontà.
Ed Exù concede, elargisce, senza troppe domande, il bene e il male, trasformando il torto in diritto e viceversa, nello strano gioco della vita.
Ci si rivolge ad Exù per ogni genere di problema, da quelli più materiali a quelli metafisici, ci sarà sempre una sua manifestazione disposta ad accoglierci.
Servitore degli Orixàs e polizia dell’astrale, può essere considerato il braccio destro di Dio e del suo piano meraviglioso.
Ogni Orixà è accompagnato da almeno un Exù che ne esegue le incombenze, per questo motivo Exù, nelle grandi cerimonie, è la prima entità a venire salutata, senza il suo beneplacito nulla è possibile.

Giorno della Settimana: lunedì, venerdì
Colore: rosso e nero, rosso, bianco, nero, bianco e nero…
Fiore: garofano rosso
Bevanda: cachaça, rum, grappa…
Cibi rituali: farina di mandioca con dendê (farofa), o con altri elementi
Omaggio: sigari, monete, candele…
Saluto: Laroyè, Emojibà Saravà Exù

 

Elegguá ed Echu,rappresentano la relazione mitica tra la cosa positiva e la cosa negativa, la vita e la morte, il bene e male, l’inizio ed il fine, la felicità e la disgrazia; formando così un’unità inseparabile vincolata a tutti i problemi e situazioni dell’uomo nella sua vita.

Tra le differenti strade risaltano:

Elegguá Abaile: è messaggero ed intermediario, realizza e trasporta gli ebó nel suo destino, è un aiuto negli ilé ocha.

  • Echu Abalonke: è adulta e forte guida delle anime dei defunti.
  • Echu Afrá: è l’Elegguá di Babalú Ayé, è di terra ararà, non gli piace l’aguardiente ed il vino di palma, la sua collana alterna con cuentas neri e bianchi, egli è visto fischiando per gli angoli e strade solitarie.
  • Echu Aguere: vive nelle montagne ed è devoto ad Obatalá.
  • Echu Alaguana: sta da tutte le parti, è il capo degli eggun, abita nella solitudine dei paraggi oscuri ed inospitali del bosco,rappresenta l’infortunio e la disperazione.
  • Echu Añaqui: è la madre di tutti gli Elegguá, è agguerrita e quando si arrabbia è tanto violenta come la tempesta, cura con le egue, conosce tutto e si trasferisce in un mulinello. Vive nel bosco, è simbolo di vittoria e fermezza.
  • Echu Aroni: è guaritore, mago e molto violento; vive nei boschi e conosce tutti i segreti di Osain.
  • Echu Beleke: è un bambino biricchino, molto ingegnoso ed eccellente guardiano. Gran conoscitore dei segreti delle erbe e rimedi per curare, è bugiardo e si mette in tutto.
  • Echu Barakinkeño: è Elegguá bambino, ma maledetto e dannoso.
  • Echu Batiye: non crede in ostacoli, li vince e finisce con ogni tipo di danno.
  • Echu Bi: è litigioso e malvagio. gli piacciono le malvagità e provoca ogni tipo di incidenti, è amico degli Ibeyis.
  • Echu Chiguide: è vendicativo e geloso.
  • Echu Echeniké: è amico di Osain, fuma una pipa ripiena con egue aromatici.
  • Echu Ekileyo: è saggio, indovino e protettore delle persone che cercano conoscenze; procede del regno di Oyó.
  • Echu Guiriyelú: è guida di Olofi, mangia colombe, porta güiro e palo di aroma.
  • Echu Ekuboro: è vita e morte.
  • Echu Laboni: è messaggero di Ochún, è sempre attento, ascoltandolo tutto ed è molto chiacchierone.
  • Echu Laroye: è amante del ballo ed il denaro; è burlone, malizioso e maleducato; gli piacciono i dolci e le caramelle. Vive nella porta all’entrata delle case, tutto sa e nota del pericolo e le malattie.
  • Echu Layé: si rappresenta per una lumaca di mare, è giustiziere, poco parlatore e pensa molto bene tutto quello che fa.
  • Echu Okaddá: vive nei bidoni dell’immondizia, posto dove molti ebbó sono portati; questo si alimenta degli avanzi.
  • Echu Sokere: è quello che parla della stuoia.

È molto importante determinare il cammino dell’Elegguá di ogni persona che lo riceva o lo prenda. Poi si procede a fabbricare il makuto (segreto). Quando l’Elegguá è di pietra di scoglio è chiamato añike e non porta carico, se è di lumaca si nomina barakinkeño e manzaquillo quando è una massa di cemento.