Queimação di Exù do Fogo – vendetta

La queimação (bruciatura) è una pratica di attacco piuttosto comune nella magia brasiliana.
Viene eseguita soprattutto per perpetrare una vendetta, ma talvolta anche per eliminare dal gioco un rivale in amore o in affari, letteralmente per bruciarlo.
Viene eseguita sotto gli auspici di Exù do Fogo (Exù del fuoco), una delle entità più temute della Quimbanda.
Si esegue questo rito in un lunedì di luna calante, in orario notturno.

Occorre procurarsi:

un vaso di vetro una candela da sette giorni di colore nero
polvere Osùn
pimenta da costa
Erba del Fuoco
Abbondanti peperoncini secchi interi
Peperoncino in polvere
Olio di dendè
Zolfo in polvere
Sette semi di Exù
Sale grosso
Pemba nera
Panno rosso
Nastro rosso

Stendere al suolo il panno e tracciarvi sopra con la pemba il ponto riscado di Exù do Fogo.

Al centro del ponto mettere il vaso in vetro.
Scrivere il nome della vittima su un foglietto e metterlo sul fondo del vaso.
Sopra di questo mettere la candela nera da sette giorni dopo aver rimosso l’involucro in plastica che solitamente la avvolge.
Mettere nel vaso i sette semi.
A parte mescolare al sale l’Osùn, la pimenta da costa, il peperoncino (in polvere e intero) ed un po’ di zolfo.
Mentre si mescola il tutto cantare e recitare il ponto cantado

(curimba) di Exù do Fogo:

Valha me meu Santo Antonio
Quem se defende náo è bobo
Quem se defende náo è bobo
Eu me valho com Exú,
Valha meu Exú do Fogo

Versare la miscela nel vaso in modo da circondare la candela.
Aggiungere sopra olio di dendè ed accendere la candela.
Lasciarla consumare per tutta la sua durata.
Quando questa sia terminata avvolgere il vaso con i resti del rituale nel panno rituale.
Legarlo con un nastro rosso e depositarlo nei pressi di un cimitero.
Ottenuta soddisfazione si esegue tradizionalmente un ebò a Exù do Fogo.
Un ebò, per chi non lo sapesse, è un ringraziamento rituale.