Pietre e cristalli: pulizia, purificazione e magnetizzazione

Quando acquistiamo pietre e cristalli è buona cosa se vogliamo utilizzare al meglio le sue proprietà, prepararla tramite una purificazione e poi eseguire una programmazione della medesima per un determinato scopo o utilizzo. Oltre alla pulizia fisica, quando acquistiamo una pietra, o quando ci viene donata, è necessario eseguire anche una ‘pulizia energetica’, al fine di eliminare ogni vibrazione che la pietra possa aver percepito durante il suo lungo percorso, dall’estrazione in miniera fino a noi. In questo modo è possibile ‘azzerare’ le vibrazioni accumulate e rendere la pietra più ricettiva alle nostre intenzioni. Pietre e Cristalli, infatti, hanno l’incredibile capacità di legarsi ai fatti che li investono e di venir imbevuti dalle radiazioni delle persone e delle situazioni che con essi hanno avuto a che fare, nel bene e nel male.

Ci sono quattro regole fondamentali per trattare e utilizzare un cristallo:
1. PULIRE per rimuovere le energie sporche
2. CARICARE per immettere energia pranica nel cristallo
3. PROGRAMMARE per dare istruzioni al cristallo
4. STABILIZZARE per far rimanere più a lungo nel cristallo l’energia pranica assorbita.

I vari metodi di pulizia non sono applicabili a tutte le pietre o cristalli in quanto alcuni anzichè purificare danneggerebbero la pietra.

I Metodi principali per purificare e rigenerare i cristalli sono tramite: l’Acqua, la Terra o l’Argilla, il Sole, La Luna e il Sale. Altri metodi prevedono l’utilizzo del Reiki oppure tramite Piramidi, Obelischi o Druse di Cristalli

Purificare e scaricare con il metodo dell’Acqua:

Far scorrere sulle pietre acqua fredda e pulita ( l’ideale sarebbe l’acqua pura di un ruscello); anche l’acqua di mare o del rubinetto và benissimo, per un paio di ore.

Questo metodo va bene quando le pietre non sono troppo “scariche”,in quanto le aiuta a scaricare l’energia negativa accumulata, mai usare acqua calda poichè potrebbe incrinare il cristallo, facendogli perdere energia.

Altro modo è quello di immergere le pietre in una brocca di vetro con acqua il più povera di calcare possibile ed esporle al Sole o alla Luna.

Fare asciugare il cristallo al sole è meglio che con un panno.

Facciamo attenzione a non utilizzare questo metodo con queste pietre: azzurrite, turchese, crisocolla, cianite perché contengono rame rischiamo di ossidarsi: in questo caso utilizzare l’argilla, o il sale; per l’azzurrite è consigliabile sale e luna, l’ematite, la pirite e la magnetite, la tormalina nera in quanto contengono ferro, pertanto sono anch’esse soggette a ossidazione.

I lapislazzuli e la malachite col regolare e prolungato contatto con l’acqua può divenire opaca e perdere lucentezza, per pulire queste pietre utilizzare il sale, la luna o il sole.

Purificare e scaricare con il metodo del Sale

Mettiamo i cristalli o le pietre in un recipiente di coccio, vetro o legno e copriamo con sale grosso Marino.

Lasciamoli riposare per una, tre o sette notti (sono tre numeri esoterici – scegliamo in base al nostro sentire il tempo da usare).

Fatto ciò poniamo l’intero recipiente sotto un filo d’acqua corrente che lasciamo scorrere per 30m-1H, poi le asciughiamo con un panno di cotone, se abbiamo purificato delle pietre che non “amano l’acqua” ovviamente le togliamo prima del risciacquo

Questo procedimento non è indicato per: cianite, opale (ama l’acqua ma non il sale), azzurrite, aragonite, selenite, dioptasio e pietre molto delicate.

Ricordate inoltre di fare attenzione quando purificate gioielli contenenti argento e rame che con acqua e sale si ossidano.

Purificazione con il metodo della Terra o con Argilla

Il trattamento più lungo ma anche il più completo consiste nel sotterrare le pietre durante la luna nuova o quella piena e lasciarli riposare per l’intera fase lunare, ovvero 28 giorni con questo procedimento si uniscono le energie di Madre Terra con quelle Celesti

N.B. Questo metodo è sconsigliato per le pietre particolarmente porose, in quanto la terra potrebbe attaccarsi nelle micro-fessure con remote possibilità di recupero.

Esistono vari tipi di argilla, quella più facilmente reperibile e meno costosa è l’argilla verde ventilata, disponibile in tutte le erboristerie. Mettiamo le pietre in un recipiente di coccio, vetro o legno e le copriamo con l’argilla. Per tre, sette, nove o undici notti (sono altri numeri esoterici, scegliamo in base al nostro sentire quale usare).

Trascorsi i giorni che abbiamo scelto togliamo l’argilla (che possiamo buttare via o riciclare usandola come terriccio) e mettiamo le pietre in un contenitore pulito, sempre di materiale naturale, lasciando scorrere un filo acqua fresca corrente per circa un’ora. Successivamente prendiamo le pietre e le asciughiamo con un panno pulito in cotone.

N.B. Questo metodo è sconsigliato per le pietre particolarmente porose, in quanto l’argilla potrebbe attaccarsi nelle micro-fessure con remote possibilità di recupero.

Purificazione tramite Piramidi o Druse di cristalli

Con la piramide: mettiamo il nostro cristallo sotto una piramide oppure con le misure di Cheope e lasciamolo lì per tre giorni.

Obelisco: mettiamo le pietre intorno alla base dell’obelisco (la punta crea un campo energetico che forma una piramide) e lasciamolo lì per tre giorni.

In Druse di Ametista o “foreste di quarzo ialino”: mettiamo le nostre pietre in una drusa o su un blocco di Cristalloterapia quarzi e mettiamo il nostro cristallo sotto una piramide oppure con le misure di Cheope e lasciamolo lì per tre giorni.

Purificazione tramite Reiki

Con il reiki: con il primo livello sarà sufficiente dare reiki al nostro cristallo per un periodo variabile dai quindici ai trenta minuti. Con il secondo livello, attraverso l’uso dei simboli i tempi di trattamento si accorciano a cinque-quindici minuti. Dopo aver lavato sotto getto di acqua fredda i cristalli, prendeteli uno alla volta tra le mani messe a coppa e proiettate mentalmente, dopo la centratura iniziale, il simbolo Sei-He-Ki nelle pietre recitando il nome del simbolo per tre o più volte, poi fate la stessa cosa con il simbolo Cho-Ku-Rei e infine ancora con simbolo Sei- He-Ki.

simbolo sei he ki reiki simbolo cho ku rei reiki

Quando sentirete interiormente che la pietra è pulita passate a quella dopo se ne avete altre, così via. Si può anche passare tutte le pietre insieme tenendole in un vassoio, sempre non di metallo, anche se è sempre preferibile passare una pietra alla volta.

 

Purificazione con il Simbolo Antahkarana

 

 

 

 

 

Si tratta di un antico simbolo tibetano che coniuga cielo e terra e purifica le energie dissonanti.Il tempo di esposizione è di almeno 4 ore (tuttavia anche aumentando il tempo di esposizione la pietra può trarne soltanto benefici).Basterà scaricare e stampare l’immagine per purificare le nostre pietre ponendole sopra il simbolo (l’immagine è quella qui sopra del cubo).

Purificazione con il Circuito Radionico Disimpregnatore

 

 

 

 

 

Il funzionamento è assimilabile a quello dell’Antahkarana, tuttavia consiglio di procedere all’attivazione del circuito radionico scelto, facendo correre il dito indice della mano dominante, in senso orario con moto circolare e visualizzando la nostra energia che fuoriesce dal dito andando ad impregnare ed attivare il circuito.Questo circuito in particolare lo consiglio quando non si vuole solo purificare il cristallo, ma anche liberarlo da energie molto pesanti, in quanto “resetta” le energie del cristallo completamente (quindi non consigliabile se il cristallo è stato programmato o caricato a lungo con le vostre energie e volete mantenere quel legame).Lasciate il cristallo al centro del circuito per almeno 5 ore  all’interno di questo circuito chiamato appunto Disimpregnatore.

Purificazione e pulizia con i Fiori di Bach

La miscela che si utilizza per il trattamento rapido dei “traumi” è il Rescue Remedy, un preparato che contiene 5 fiori: Clematis, Impatiens, Star of Bethlehem, Rock Rose, Cherry Plum. La stessa miscela funziona sui cristalli.
Riempi una ciotola con mezzo litro di acqua ed aggiungi 15 gtt. di Rescue Remedy. Immergi i cristalli per un paio d’ore, poi asciugali bene.

Scaricare le pietre con drusa di Ametista o agglomerato di Quarzo Ialino/Cristallo di Rocca

Se non si ha tempo si può optare per una drusa di ametista che, usata ponendovi sopra i cristalli e lasciandoveli per una settimana, li pulirà e riarmonizzerà tramite le vibrazioni energetiche risonanti di cui è dotata. Come per l’ametista, la permanenza sui cristalli di rocca non ha un limite massimo e non danneggia le pietre. Tuttavia è fondamentale che il cristallo sia stato pulito a sua volta in precedenza ed è consigliabile sottoporlo comunque a una pulizia di quando in quando. L’effetto più potente si ha sfruttando i gruppi di cristallo, nei quali sono presenti diverse punte.  Per la purificazione è sufficiente un giorno sulla drusa di ametista, per la ricarica la pietra semipreziosa può essere lasciata sulla stessa anche più a lungo.

Le druse di ametista possiedono energie rinfrescanti come quelle lunari e sono quindi indicate per purificare pietre come la malachite o l’adularia che prediligono la luce della luna.

Le druse di cristallo di rocca (quarzo ialino) possiedono frequenze energetiche del sole e sono quindi indicate per ricaricare pietre con energie riscaldanti.

 

Pulizia energetica tramite incenso

Fumigazione con incensi naturali: palo santo, salvia bianca, legno di sandalo o di cedro

Purificazione con acqua lunare

Non parliamo di comune acqua ma di acqua che è stata esposta ad un intero ciclo lunare: da luna piena a luna piena. Questa acqua può essere conservata ed usata per purificare la memoria degli oggetti. Risulta ideale nel caso dei cristalli.

_________________________________________________________________

Ricaricare pietre e cristalli

Dopo aver scelto il cristallo giusto e prima di utilizzarlo, è consigliato svolgere alcuni passaggi importanti, come la purificazione, l’attivazione e successivamente la pulizia.

Se un cristallo viene utilizzato addosso alla persona allora esso si caricherà di più energia e in maniera più frequente rispetto ad un cristallo che viene lasciato all’interno di un ambiente.

Dopo averli purificati, i cristalli necessitano di una attivazione da parte di chi lo utilizzerà: ogni cristallo ha un’energia e un potere particolare, certamente verrà scelto per le sue proprietà specifiche.
Questo non è però sufficiente: ogni cristallo va caricato di una energia propositiva chiamata anche di intenzione. Tenendo il cristallo tra le mani, in un momento di calma e concentrazione, si pone un’intenzione specifica, un obiettivo personale che si desidera raggiungere con l’aiuto dell’energia del cristallo.

E’ opportuno ripetere l’operazione di purificazione periodicamente: per i cristalli utilizzati giornalmente sulla persona, l’ideale è purificarli una volta ogni 15 giorni.

I cristalli all’interno degli ambienti solitamente sono più grandi e necessitano di essere purificati meno di frequente. E’ sufficiente una purificazione una volta al mese o 40 giorni con lo stesso procedimento. Fa la differenza anche la quantità di persone che passano per quell’ambiente e con quale frequenza.

Ricarica con il metodo del Sole

Con il sole: mettiamo il nostro cristallo su una finestra o meglio in un giardino oppure in un vaso di piante o fiori e lasciamolo lì per almeno tre giorni.

Si usa normalmente l’effetto energetizzante del sole del mattino o del pomeriggio – si consiglia di evitare il sole di mezzogiorno, perché tende a scaricare l’energia accumulata nella pietra semipreziosa.

Facciamo attenzione ai cristalli colorati trasparenti: non esponiamoli alla luce diretta del sole, perché tenderanno a schiarirsi, utilizziamo possibilmente altri metodi per questi cristalli.

Ricarica con il metodo della Luna

Durante la luna crescente oppure la notte di luna piena mettiamo le pietre vicino alle radici di un albero oppure in un vaso che abbiamo sul balcone, o in mancanza su un panno di cotone e lasciamole li per tutta la notte.

Se si vuol potenziare al massimo il cristallo eseguire il trattamento per tutta la fase di luna crescente in orario notturno, riponendo le pietre durante il giorno ad esempio in una scatola, cercando di maneggiarle il meno possibile. La fase lunare perfetta è quella piena, i minerali dovrebbero essere lasciati esposti ai suoi raggi per tre giorni, quello che precede il plenilunio, il giorno stesso e quello seguente.

L’energia lunare è yin rispetto a quella solare. Questo vuol dire che una volta caricati di luce lunare, se i cristalli prendono il sole cambiano energia e assorbono quella solare. L’unico modo per caricare le pietre con la luna e usarle al buio, esporle in piena notte e ritirarle prima dell’alba.

Questo metodo viene utilizzato per purificare e ricaricare le pietre e i cristalli per così dire “Femminili”: l’Ametista, la Pietra di Luna, la Celestina, Opali, Crisoprasio ( tutti i metodi applicabili a questa pietra), Damburite, Dioptasio, Fluorite (azzurro-violette), Kunzite, Meteorite, Quarzo Ialino ( tutti i metodi applicabili a questa pietra), in pratica tutte le pietre trasparenti,azzurre, violette o che lavorano sulle emozioni femminili, la sensibilità, i sogni e le percezioni.

Magnetizzazione intenti

Concentratevi su ciò che volete ottenere dalla pietra. Fatelo in un luogo tranquillo e silenzioso, privo di distrazioni. Respirate e svuotate la mente. Una volta che l’intento è chiaro, mettetela nella mano sinistra.
Sentirete la mano scaldarsi e pulsare. A questo punto ponetela all’altezza del chakra Anahata (del cuore) e trasmettete alla pietra l’emozione che vi ha portato a chiedere il suo aiuto e la volontà di raggiungere il vostro proposito. Quando il minerale diventerà ancora più caldo, collocate la pietra fra le sopracciglia, sul chakra del Terzo Occhio (Ajna) e immaginate di entrare al suo interno dove lascerete un foglio con scritto le vostre richieste.
Ringraziatela ed uscite. A questo punto, immaginate un fascio di luce bianca avvolgere la pietra e il chakra Ajna. Sentirete la pietra ancora più calda e potrete iniziare ad utilizzarla. Potete collocarla nelle parti del corpo che intendete trattare.

_________________________________________________________________

Consigli

-Non pulire con l’acqua: l’azzurrite, la calcite, l’ematite, la pirite, la magnetite, la malachite, la magnesite;
-Non mettere al sole: il lapislazzuli, il turchese, l’opale, la perla, la pietra di luna, il crisoprasio, l’ametista, la fluorite, lo smeraldo.
-Non utilizzare insieme la malachite con il diamante, la loro unione sviluppa una forte tossicità.
-Non unire l’opale con le altre gemme, lavora bene da solo, ma in particolare non avvicinarlo al granato.
-Ricorda che pietre come ambra, giaietto, tormalina si caricano strofinandole su un panno.
-L’unica pietra per cui la pulizia solare si è mostrato il solo metodo efficace è l’ambra. In questo caso spesso l’ametista e il sale non hanno un effetto sufficiente. Nel caso dell’ambra, l’ideale è scaricarla sotto l’acqua e poi porla alla luce di mezzogiorno per diversi giorni di fila, in maniera che la pulizia sia profonda e completa.
-Vi sono pietre che non tollerano il contatto diretto con l’argilla verde: Azzurrite-malachite, Azzurrite, Angelite, Calcite, Calcedonio azzurro, Celestina, Calcopirite, Celestite, Malachite, Fluorite, Malachite-crisocolla, Selenite, Rodocrosite, Turchese.
-Il sale può danneggiare pietre e cristalli e in particolare: l’Opale, Azzurrite, Cianite, Pirite, Malachite, Dioptasio, Turchese, Crisocolla, Lapislazzuli, Ambra, Aragonite, Selenite.